quarta-feira, 6 de março de 2013
Il Patriarca Raï : il Conclave visto dal Medio Oriente
Beatitudine, come capo di una Chiesa radicata in Medio Oriente, quali attese particolari registra tra i cristiani di quella regione rispetto al Conclave?
Forse non tutti hanno in mente quello che è accaduto negli ultimi anni. Dall’Irak del dopo-Saddam sono fuggiti un milione e mezzo di cristiani. Da Aleppo ne sono andati via almeno il 60 per cento. Non c’è più un cristiano a Homs. In Egitto la Chiesa copta è ancora forte. Ma con le nuove leggi ispirate alla Sharia tutto si farà più difficile. E poi ci sono i problemi in Terra Santa… I cardinali, in Conclave, devono tener conto anche di questo. Se si parla solo dei problemi interni della Chiesa c’è il rischio di “avvitarsi”. Per questo ho distribuito a tutti un dossier sulla condizione attuale dei cristiani in Medio Oriente. I cristiani sono lì da duemila anni. Hanno contribuito a dar forma alla civiltà e alla cultura locale. Hanno trasmesso anche all’Islam il senso della moderazione. L’Islam autentico è quello moderato. Non quello dei radicalisti fondamentalisti foraggiati con armi e soldi da Paesi orientali e occidentali, per interessi politici ed economici.
http://vaticaninsider.lastampa.it/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/conclave-22923/
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