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«L’attacco con agenti tossici ieri in Siria sembra avere tutte le caratteristiche di un nuovo incidente del Tonchino: un “casus belli” creato ad arte per giustificare un’escalation militare delle potenze straniere, come quello che nel ’64 autorizzò l’intervento americano in Vietnam. La verità la scoprirà soltanto un’indagine polizesca: le impronte digitali sono fatte apposta per condurre all’esercito siriano».
A commentare in questo modo la strage provocata in Siria dall’uso di gas tossico è Gwyn Winfield, alla guida delle Falcon Communications, autorità riconosciuta nel campo delle armi non convenzionali. Per Winfield, che ha rilasciato un’intervista alla Repubblica del 22 agosto, l’autore della strage non è Assad, e spiega: «È difficile credere che il regime di Assad lanci un’offensiva del genere in simultanea con l’arrivo a Damasco degli ispettori Onu incaricati delle indagini sulle armi chimiche. Come in ogni omicidio, l’investigatore dovrebbe chiedersi: cui prodest? Non giova certo al regime, che in ogni caso verrà incolpato».
http://oraprosiria.blogspot.com.br/2013/08/lorrore-abita-in-siria.html
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